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Napoli. Scontri e cariche davanti a Equitalia

 

17.00: Sette manifestanti che avrebbero partecipato stamattina ai gravi incidenti avvenuti davanti la sede di Equitalia al corso Meridionale a Napoli sono stati denunciati dalla polizia. I sette sono stati identificati grazie alle foto per le riprese eseguite dai poliziotti durante gli scontri. I 7 sono accusati di resistenza, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale. Ma le indagini della Digos napoletana proseguono per cercare di identificare altri manifestanti.

11.20: È ancora chiusa, e protetta da quattro blindati della polizia, la sede di Equitalia al Corso Meridionale a Napoli dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Poco fa la polizia ha riaperto al traffico il Corso Meridionale rimuovendo i contenitori della nettezza urbana collocati dai manifestanti. La tensione nella zona resta forte e un elicottero della polizia sta sorvolando la città per controllare gli spostamenti dei manifestanti che a gruppi si sono spostati in alcune strade vicine. Secondo i manifestanti, sindacati di base, movimenti sociali e organizzazioni dei disoccupati, la protesta si è radicalizzata per il rifiuto dei eirigenti di Equitalia di chiudere oggi gli uffici in segno di lutto per gli ultimi suicidi avvenuti nel napoletano in seguito alla consegna di cartelle della società di riscossione. Contro la facciata dell’edificio di Equitalia è stata lanciata vernice rossa. Subito dopo sono state abbassate le saracinesche ed è stato vietato l’accesso al pubblico

Alcune centinaia di manifestanti hanno effettuato questa mattina un blocco stradale davanti agli uffici di Equitalia al Corso Meridionale di Napoli. I manifestanti, aderenti a diversi movimenti di disoccupati, centri sociali e sindacati di base hanno cominciato poco dopo le 9.30 un presidio poi trasformatosi in blocco stradale, con pesanti ripercussioni sulla circolazione. Sui volantini distribuiti ai passanti e sugli striscioni esposti si chiede “la chiusura immediata di Equitalia”. L’ufficio di Equitalia è stato costretto a chiudere ma dopo un po’ di tempo la polizia ha caricato pesantemente per togliere il blocco stradale e far riaprire l’ufficio.

Contro gli uffici di Equitalia sono state lanciate uova piene di vernice rossa ed esplosi due petardi. La polizia ha caricato i manifestanti e bottiglie e sassi sono volati anche contro gli agenti del Reparto Mobile schierati davanti gli uffici. La polizia ha caricato i manifestanti e lanciando alcuni lacrimogeni. Uno dei manifestanti è rimasto ferito nello scontro con i poliziotti.

La manifestazione cittadina contro Equitalia oggi a Napoli era stata convocata dai movimenti sociali e dai sindacati di base. “Il tentato suicidio dell’artigiano Pietro Paganelli è l’ennesimo gravissimo episodio suscitato dalle modalità operative di Equitalia!” denunciano in un comunicato le realtà napoletane. “La privatizzazione della riscossione dei tributi pubblici affidata a questa spa ha portato come conseguenza tassi usurai e cartelle pazze, sequestri di beni primari, brutalità operative e modalità socialmente aggressive e intollerabili. Ancor più quando colpiscono i lavoratori, i disoccupati e i ceti sociali più deboli, già oppressi dalla crisi e dalle politiche di austerity del governo, dai tagli, dalla precarietà, dagli aumenti”. Una giornata di rabbia e di lotta contro un sistema di ingiustizia sociale ormai evidente agli occhi di tutti.

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