Una decina di mezzi di trasporto militari sono stati sabotati la scorsa notte da ignoti in una importante base militare israeliana della Cisgiordania presso Beit El (Ramallah). I loro pneumatici sono stati forati e diversi cavi elettrici sono stati tagliati. Lo riferiscono fonti dei coloni secondo cui la operazione è stata una nuova protesta per la demolizione – avvenuta due giorni fa – di tre edifici da parte dell’esercito nel vicino avamposto ebraico di Migron. Su un muro della base militare sono stati tracciati slogan inneggianti a Migron – un insediamento definito abusivo dalla magistratura israeliana – e al movimento dei «Giovani delle colline»: l’ala attivista e radicale del movimento dei coloni. Due giorni fa, in una prima protesta per la demolizione degli edifici, ignoti avevano anche appiccato il fuoco in una moschea nel villaggio palestinese di Qusra, a sud di Nablus. Anche quella profanazione è stata attribuita a coloni ultrà, i quali però finora non sono stati identificati.
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