Hussein Harmoush, il primo ufficiale delle forze armate siriane che dichiarò pubblicamente la sua diserzione dall’esercito all’inizio di giugno e successivamente arrestato dalle autorità di Damasco, ha detto che nessuno gli ha ordinato di sparare contro i civili. «Durante il mio servizio presso l’esercito siriano nessuno mi ha ordinato di sparare contro civili o altri, non ho sentito comandanti che hanno dato ordini di sparare contro civili», ha detto durante la sua confessione mandata in onda dalla tv di Stato siriano. Harmoush, che dopo aver disertato ha formato le Brigate dei liberi ufficiali, è stato arrestato dagli agenti dell’intelligence siriana in Turchia e riportato in Siria. Secondo i giornali libanesi, Harmoush sarebbe stato consegnato alla Siria dalla Turchia dopo un accordo raggiunto tra i due Paesi, eppure la Turchia ha affermato che non estraderà alcun cittadino siriano senza il suo consenso. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato, nel quale si legge che è «fuori discussione» la possibilità di estradare un cittadino siriano in Siria o in qualche altro Paese senza che questi lo chieda. Nel testo viene poi chiesto al regime di Bashar al-Assad di interrompere immediatamente le violenze contro i manifestanti pacifici, invitando a risolvere politicamente le controversie e sottolineando la necessità di avviare le riforme richieste dal popolo. Si stima che siano 18.999 i rifugiati siriani entrati in Turchia per sottrarsi dalle violenze in corso nel Paese, di queste 10.646 hanno però già fatto ritorno in Siria. Il ministero precisa che al momento sono 7.553 i rifugiati siriani attualmente accolti in sei campi in Turchia gestiti dalla Croce rossa turca.
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