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Dagli USA un sistema antimissile agli Emirati Arabi Uniti

Il ministero della Difesa di Washington ha dato il via libera a una commessa che prevede l’invio negli Emirati Arabi Uniti di una batteria anti-missili con annesso sistema radar del valore di 1.96 miliardi di dollari. Secondo quanto riferisce la tv di Dubai ‘al-Arabiya’ (di orbita statunitense), a ricevere luce verde per la produzione e l’invio di questi missili è stata l’azienda USA Lockheed Martin che produce il sistema di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defense (Thaad). In questo modo gli Emirati saranno il primo paese a installare questo nuovo sistema di difesa anti-missile, la cui finalità è ufficialmente quella di difenderla da eventuali attacchi iraniani. A leggere tra le righe la commessa si inserisce in un clima di aumentate tensioni all’interno del quale, evidentemente, le diplomazie arabe e Washington ritengono scontato un conflitto su grande scala a partire da un’aggressione militare contro Teheran.
Questo accordo rientra nel piano del presidente Barack Obama di creare un sistema di difesa in Medio Oriente che leghi i vari paesi all’apparato militare statunitense. Il piano prevede che questo nuovo sistema di difesa sia collegato a quello presente sulle navi da guerra statunitensi nel Golfo Persico. L’annuncio di questo accordo avviene nel momento in cui la marina militare iraniana sta testando proprio nelle acque del Golfo un nuovo missile a lunga gittata – anche se oggi il test è stato rimandato – e dopo le sue minacce di chiudere lo stretto di Hormuz se gli attacchi e le sanzioni contro Teheran continueranno.
Nei giorni scorsi invece sempre Washington ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con Riad per la vendita di 84 caccia F-15. 

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