Menu

Indignati: scontri a Oakland, 300 arresti

Almeno trecento manifestanti sono finiti in manette ad Oakland, in California, dopo una serie di tafferugli tra i membri del movimento ‘Occupy Oakland’ e la polizia in quella che è stata la giornata più turbolenta da quando le autorità cittadine hanno smantellato il campo base degli attivisti. Il capo della polizia di Oakland, Howard Jordan, ha riferito che circa duemila manifestanti si sono radunati in una piazza della città californiana e dopo aver cercato di occupare un centro congressi hanno puntato dritto verso il Municipio. Secondo le autorità di Polizia il gruppo è riuscito a fare irruzione nel palazzo e poi avrebbe dato alle fiamme una bandiera statunitense, rotto un quadro elettrico e danneggiato alcune opere d’arte. Per sfondare le barricate erette a difesa della sede del Comune gli indignati si sono serviti di pietre, bottiglie e razzi, mentre la polizia ha cercato di disperdere i manifestanti utilizzando gas lacrimogeni e granate fumogene. Decine di agenti continuano a presidiare il perimetro del City Hall per evitare altri tentativi di irruzione da parte dei manifestanti. Il sindaco Jean Quan, criticato pesantemente per il comportamento troppo violento tenuto lo scorso autunno dalle forze dell’ordine, ha attaccato pesantemente gli indignati, dicendo che «devono finirla di usare Oakland come il loro parco giochi». E il primo cittadino ha criticato anche la comunità cittadina ribadendo che bisogna «smettere di giustificare il loro comportamento». «Sembrava che stessero cercando di attirare l’attenzione e aspettassero un errore da parte degli agenti», ha aggiunto Quan. Ma gli indignati sembrano non aver intenzione di fare marcia indietro, e in un comunicato inviato via e-mail il movimento ha fatto sapere che ieri «un atto di disobbedienza civile costituzionalmente protetto è stato interrotto in maniera brutale dalla polizia».

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *