La televisione pubblica spagnola Tve tornerà a trasmettere in diretta la corrida, bandita nell’ottobre del 2006 dopo forti proteste.
La decisione è in piena linea con il nuovo clima creatosi in Spagna dopo la vittoria elettorale in novembre dalla destra tradizionalista del Partito Popolare. La trasmissione delle corride in tv era stata vietata nel rispetto del codice di condotta interno in quanto si tratta di spettacoli che si svolgono nell’orario di fascia protetta per i bambini. Il Consiglio di amministrazione ha ribaltato ora la decisione, sottolineando che ai minori non è proibito asssitere alle corride dal vivo, nelle Plazad de Toros. Considerata dalle destre e dai tradizionalisti uno dei simboli della cultura spagnola, in realtà la corrida divide gli abitanti dello stato e cresce l’influenza dei settori sociali che ne chiedono la completa abolizione. Vietata nelle Canarie giù dal 1991, la corrida è stata messa al bando in Catalogna a partire dallo scorso novembre dopo una decisione del Parlamento Regionale di Barcellona. Anche nei Paesi Baschi si susseguono manifestazioni e prese di posizione contro quella che viene considerata da molto non solo una cerimonia crudele e diseducativa, ma anche una imposizione culturale straniera.
Comunque secondo un sondaggio realizzato nel 2010, solo il 37% degli spagnoli continua ad essere un appassionato di tauromachia.
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