Menu

OccupyWallStreet. “Ci trasferiamo in banca”


Nel mirino di Occupy Wall street c’è la Bank of America. Filiali occupate, boicottaggi (a novembre si inventarono il «Bank Transfer Day»), azioni di protesta davanti agli sportelli del colosso finanziario Usa si sono susseguite nel corso di questi ultimi mesi. Ultima in ordine di apparizione quella di qualche giorno fa quando un gruppo di militanti di Ows ha trasformato nel proprio salotto la hall di una filiale: un divano, un tavolino da caffé, un tappeto e una pianta finta per arredamento. «Bank of America si è presa le nostre case quindi abbiamo pensato di trasferirci qui», hanno spiegato a un’impiegata venuta a chiedere se poteva aiutarli. L’azione è stata ripresa e confezionata in un video diffuso in rete per promuovere tre giornate di protesta nazionale contro la Bank of America e le banche in genere (il 15 aprile e il 15 maggio i prossimi appuntamenti, per gli aggiornamenti si rimanda al sito Fthebanks, dove «F» sta per «foreclose», pignorare). «Bank of America ha ricevuto dallo stato 230 miliardi di dollari per il piano di salvataggio, Bank of America ha rubato milioni di case agli americani, è tempo di ribaltare la situazione», spiegano i titoli di testa.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *