Venerdì pomeriggio Ankara ha annunciato di avere perso i contatti con un suo caccia, un F-4, in volo sul mare nella provincia di Hatay, proprio al confine con la Siria. Subito la Cnn locale ha parlato di uno schianto nel territorio del Paese vicino. La Turchia ha immediatamente chiesto il permesso alla Siria di avviare le operazioni di ricerca e salvataggio dei due uomini a bordo del caccia. I piloti sono stati trovati in vita, nel Mediterraneo orientale, mentre anche il canale televisivo di Hezbollah, al-Manar, confermava l’abbattimento del velivolo da parte dell’esercito di Assad. Poco dopo il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha confermato che si è trattato dell’intervento della contraerea e che le autorità di Damasco si sono immediatamente scusate con Ankara. Erdogan ha spiegato che il governo siriano ha presentato le scuse in «modo serio», esprimendo «profonda tristezza» e precisando che si è trattato di un «errore». Erdogan ha comunque convocato una riunione d’urgenza con il capo di Stato maggiore, il generale Necdet Ozel, e diversi ministri, secondo quanto riferisce l’agenzia turca Anadolu. Oltre ad Erdogan alla riunione partecipano Ozel, il ministro dell’Interno Idris Naim Sahin, quello degli Esteri Ahmet Davutoglu, quello della Difesa Ismet Yilmaz e il capo dei servizi segreti Hakan Fidan.
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