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Bolivia: Morales nazionalizza i servizi aeroportuali

Truppe dell’esercito sono state dispiegate negli aeroporti della Bolivia gestiti dalla Sabsa (Servicios de Aeropuertos Bolivianos S.A.), filiale delle aziende spagnole Abertis e Aena, di cui oggi il governo ha annunciato la nazionalizzazione. Come da prassi nei casi di espropriazione, i militari hanno preso formalmente il controllo dei tre principali scali aerei del paese andino: quelli di El Alto, presso la capitale La Paz, Viru-Viru, a Santa Cruz (est), e Wilsterman, a Cochabamba (centro), che ospita anche la sede della Sabsa.

L’invio delle truppe ha seguito la firma del decreto con cui il presidente Evo Morales ha disposto la nazionalizzazione del pacchetto azionario di Sabsa sostenendo come principale ragione la mancanza di investimenti.

Citato dall’agenzia ufficiale Abi, parlando da Cochabamba Morales ha dichiarato che nel dicembre 2005, il dicastero dei Trasporti approvò per il periodo 2006-2022 a beneficio dei tre aeroporti investimenti per l’equivalente di oltre 53 milioni di dollari, dei quali oltre 26 milioni sarebbero stati a carico della Sabsa che invece ne ha apportati poco più di cinque milioni. Allo stesso tempo, ha detto il presidente, gli introiti dell’azienda fra il 1997 e il 2011 sono arrivati a 20 milioni e 638.000 dollari, quando il capitale iniziale con cui l’impresa fu costituita è stato di poco superiore a 953.000 dollari. “Un guadagno esorbitante per un capitale irrisorio” ha osservato Morales, aggiungendo che entro 180 giorni sarà definita la somma da pagare per le azioni rilevate dallo Stato. Ad invocare la nazionalizzazione erano stati anche i lavoratori degli scali, sostenuti dalla Centrale operaia boliviana (Cob).

Sabsa è la terza azienda spagnola nazionalizzata in meno di un anno dopo la Transportadora de Electricidad, filiale di Red Eléctrica, nel maggio 2012, e delle quattro filiali boliviane di Iberdrola, nel dicembre scorso.

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