Non tutti hanno pianto l’ex primo ministro di ferro scomparso ieri a Londra all’età di 87 anni. Anzi. Ieri pomeriggio una festa a suon di hip hop e reggae ha riunito alcune centinaia di abitanti del quartiere londinese di Brixton, zona popolare e multietnica. Una festa di strada organizzata all’ultimo momento e che secondo gli organizzatori aveva come unico denominatore un solo tema: ”finalmente ce la siamo tolta di mezzo!”. ”Sono qui per ricordare alla gente i disastri che laThatcherha causato alla società. Vengo dal nord dove non c’era lavoro e dove l’industria é sparita e la sua politica ha fatto di tutto perché ciò avvenisse in maniera rapida”, racconta Clare Truscott, una donna sulla cinquantina, con un berretto luccicante sulla testa e con un cartello con su scritto: ”Ding dong, la strega é morta”. Poco lontano un uomo mostra orgoglioso un altro cartello con i titoli dei giornali del 1990 che annunciavano la dimissioni dellaThatcherdalla sua carica di primo ministro. Più dura Carol Roper che lavora come assistente sociale: ”Siamo qui per celebrare la sua morte, la morte della sua politica. Il nostro però non e’ un raduno vendicativo. Lei non ha fatto nulla per i poveri, e noi abbiamo la memoria lunga facciamo in modo che nessuno possa dimenticarlo”.
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