L’Eurogruppo si riunisce a Dublino e vuole chiudere il negoziato sul salvataggio di Cipro. Nicosia deve ora trovare altri 6 miliardi di euro, da aggiungere ai 7 già previsti e ai 10 degli aiuti internazionali. La revisione dei conti per il salvataggio delle banche dell’isola, che fa quasi raddoppiare il pacchetto di soldi che dovranno essere trovati da Nicosia, è stata fatta dalla commissione Ue.
A Dublino i ministri delle Finanze discuteranno dei nuovi sforzi che dovrà mettere subito in campo Nicosia e che prevedono un riconfezionamento dei vecchi debiti, una nuova stretta fiscale e la messa in vendita delle riserve d’oro della banca centrale. Le misure dovranno poi essere approvate dal Parlamento cipriota e dalla Germania (tanto per far capire che Berlino non c’entra nulla…).
La troika intanto prevede che la ristrutturazione delle banche costerà salata in termini di recessione all’isola, che subirà una contrazione del Pil del 12,5% in 2 anni. In pratica, il paese viene strangolato in misura tale da impedirgli per anni di potersi riprendere.
L’Eurogruppo a Dublino oltre che di Cipro discuterà anche di unione bancaria europea e dei rimborsi del Portogallo e dell’Irlanda agli aiuti internazionali.
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