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Bombe di Boston: i talebani pakistani “non siamo stati noi”

Dai rifugi sulle montagne del Waziristan, vicino al confine afghano, i talebani pakistani hanno negato di essere implicati nell’attentato di Boston. 
«Siamo convinti che si debbano attaccare gli USA e i loro alleati, ma non siamo coinvolti in questo attentato», ha detto Ehsanullah Ehsan, portavoce di Tehreek-e-Taliban Pakistan.
Un
giovane saudita, ferito ad una gamba, è attualmente ricoverato sotto sorveglianza in un ospedale di Boston.
La polizia ha però precisato che il giovane, in Usa con un visto da studente, non risulta coinvolto nella preparazione dell’attentato. Si tratta, par di capire, più di una misura “di precauzione”, visto che per il momento le indagini brancolano – come si suol dire – nel buio.

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