La Cia, l’agenzia di intelligence americana, ha iniziato a trasferire in Giordania le armi destinate ai ribelli siriani, per iniziare a fornire aiuti militari a piccoli gruppi dell’opposizione entro un mese. E’ quanto rivela il Wall Street Journal, citando fonti diplomatiche e governative.
L’operazione, spiega il giornale finanziario, è parte di un programma sotto copertura della Cia autorizzato a inizio del mese dal presidente Barack Obama, sotto il quale Stati Uniti, Arabia Saudita e altri alleati occidentali si sono impegnati a fornire armi leggere e pesanti a forze moderate dei ribelli, come quelle guidate dal generale Salim Idris.
In particolare gli Stati Uniti dovrebbero garantire l’addestramento dei combattenti, munizioni, armi leggere ed eventualmente missili anti-carro. L’Arabia Saudita e gli altri Paesi dovrebbero invece fornire un numero molto limitato di dispositivi anti-aereo, da utilizzare sotto monitoraggio delle forze alleate.
Anche se stanno iniziando le operazioni di armamento, ci vorranno comunque mesi, hanno chiarito i funzionari del governo americano e saudita, prima che possano essere dispiegati sul fronte un numero di ribelli addestrati e ben armati abbastanza significativo da fare la differenza contro le forze di Hezbollah. Al momento il numero dei morti nel conflitto si avvicina a 100.000.
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