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Germania. Gli alleati della Merkel stravincono in Baviera

“Un bavarese su due ha votato per noi è un grande segno di fiducia”, così ha commentato Horst Seehofer, il leader dei Cristiani Sociali, il partito democristiano della Baviera che guida questo Land tedesco – storicamente tra i più reazionari – ininterrottamente dal 1956. Nelle elezioni regionali hanno conquistato 101 seggi quando ne sarebbero stati sufficienti 91 per governare. Un indicatore chiaro che tra una settimana – nelle elezioni politiche – in questo Land la Merkel farà il pieno.

l’Unione cristiano sociale (Csu) ha conquistato il 47,7% dei voti (43,4% nel 2008). I socialdemocratici (Spd) arrivano al 20,6% (18,6%), i liberali (Fdp) crollano al 3,3% (8%). I Verdi conquistano l’8,6% (9,4%) e gli Elettori Liberi, una scissione della Csu, il 9% (10,%). L’affluenza è stata del 63,9%, di molto superiore al 2008 (57,9%). 

Il trionfo del partito alleato della Cdu di Angela Merkel in una delle regioni più vaste, ricche e popolose della Germania non fa che confermare le previsioni su una vittoria dell’attuale cancelliera tedesca e di vedersi così riconfermato il suo mandato alla guida del Paese. Ma non tutti gli alleati della Merkel se la godono. Si segnala infatti la netta sconfitta dei liberali, altro partito alleato della Cdu al governo di Berlino, che in Baviera non hanno superato la soglia del 5% necessaria per entrare nel parlamento del Land. I sondaggi vedono i liberali a rischio anche a livello federale, il che – diversamente dalla Baviera – in caso di mancata di netta vittoria della Merkel riaprirebbe l’ipotesi della “Grande Coalizione” con gli “avversari” della Spd. La Spd ha ottenuto il 20,5%, cinque anni fa ottenne il 18,6% il minimo storico del dopoguerra. I Verdi ottengono lo 8,5%, un punto in meno del 2008. La Linke è rimasta sotto la soglia del 5% e non è riuscita ad entrare nel Parlamento regionale della Baviera. Il dirigente della Linke Matthias Hoehn ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla campagna in Baviera: “Il risultato non ci scoraggia, altri partiti hanno dovuto fare almeno tre tentativi prima di riuscire ad entrare in parlamento”.

 

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