Gilberto Daza, attivista sociale e consigliere della formazione politica di sinistra denominata Polo Democrático Alternativo (Pda), è stato assassinato il 28 dicembre scorso a colpi di arma da fuoco a Sucre, località nel sud-ovest della Colombia, città nel quale era consigliere comunale.
Daza era conosciuto in particolare per il suo impegno nella lotta in difesa dell’acqua pubblica e della gestione sostenibile dell’ambiente. Dura la reazione del Pda che per bocca della presidente e candidata alle elezioni del 2014, Clara López Obregón, ha ricordato che l’omicidio è avvenuto a neanche 200 metri da un commissariato di polizia e in una giornata in cui il territorio era altamente militarizzato da polizia ed esercito.
Ricorda il Pda in un comunicato: “Come consigliere comunale Gilberto Daza si è opposto alla privatizzazione dell’acquedotto municipale, ai processi di sfruttamento minerario da parte di alcune multinazionali sia nel municipio sia nelle zone sudorientali del dipartimento di Cauca, e negli ultimi giorni si era impegnato contro la creazione di una zona franca nel municipio di Sucre, uno dei più poveri per quanto riguarda i servizi pubblici e le vie di comunicazione”.
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