E’ emblematico quanto afferma capogruppo del Pd alla Regione Veneto Laura Puppato: “Non posso certo nascondere che, ora, nutro più di una perplessità alla luce di quanto è accaduto nei consigli comunali dell’Emilia. Non si possono certo sottovalutare le dichiarazioni del sindaco di Forlì, degli amministratori e dei rappresentanti del nostro partito in Comuni come Modena o Bologna“
Roberto Balzani, il sindaco piddino di Forlì, era stato il primo ad aprire pubblicamente il “fronte del dissenso” sull’operazione che entro oggi deve portare alla fusione tra le holding municipalizzate e privatizzate Hera e Acegas. Se la prima porta la forte impronta “emiliana”, la seconda è una creatura voluta dagli amministratori locali del centro-sinistra in Veneto.
A Bologna, il semaforo verde alla fusione delle multiutility è passata solo per due voti oggi duramente contestati perchè incompatibili con la materia della decisione. Due voti, al termine di una seduta-fiume con una valanga di emendamenti sulla delibera predisposta dalla giunta del sindaco Merola. A Modena la giunta Pighi è alle prese con l’intricata vicenda delle quote Hera della holding Hsst e il rognoso “contenzioso” fra il Comune governato dal Pd e la Fondazione della locale Carisparmio. Ma oltre a Forlì anche a Rimini, ad esempio, il consiglio comunale ha votato contro la fusione. “Il risultato della votazione contro la fusione HERA-ACEGAS e la richiesta esplicitata ieri dal consigliere Pazzaglia al Sindaco, ovvero quella di prendere in considerazione il percorso di ripubblicizzazione attraverso la trasformazione di Romagna Acque società delle fonti Spa, in un azienda speciale di diritto pubblico, aprono delle importanti possibilità” commenta positivamente il Comitato riminese per l’Acqua pubblica.
Ma se in Emilia la polemica è ormai al color bianco, anche la veneta Laura Puppato, in corsa tra l’altro per le primarie nel Pd, mostra seria preoccupazione: “Credo sia utile, a questo punto, un dibattito ulteriore anche a Padova e nel Veneto. Con il massimo rispetto per il voto espresso dal consiglio comunale di Padova, sono convinta che un supplemento di partecipazione e confronto non possa che far bene. Occorre in particolare sgombrare il campo su aspetti cruciali che riguardano l’ambiente, il patrimonio, i beni comuni. So bene che le multiutility, in quanto quotate, sono soggette ai vincoli della Borsa. Tuttavia,una supplementare dose di trasparente discussione con i cittadini, la società civile e le associazioni non può che essere salutare per tutti”. Il consigliere comunale del Pd padovano, Giuliano Pisani ha scelto di di astenersi sulla delibera che ha spianato la strada alla fusione della veneta Acegas con Hera.
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