L’Associazione delle Organizzazioni e delle Comunità ebraiche dell’Ucraina (Vaad, in ucraino) ha denunciato che durante i violenti scontri in corso a Kiev nelle ultime settimane si sono registrati alcuni attacchi contro ebrei. “Il Vaad dell’Ucraina manifesta la propria inquietudine per i casi di violenza antisemita accaduti a gennaio a Kiev”, nel corso delle proteste a favore dell’adesione del paese al trattato di associazione con l’Unione Europea al quale il governo si oppone. La nota del Vaad denuncia diversi attacchi nei confronti di un professore della yeshivá di Kiev (una scuola di ebraismo ortodosso) e contro un alunno della stessa istituzioni religiosa.
Secondo quanto riporta la stampa locale, il primo è stato pestato da alcuni sconosciuti lo scorso 11 gennaio dopo esser uscito dalla sinagoga nello storico distretto di Podol nella capitale ucraina. L’alunno è stato invece accoltellato ad una gamba lo scorso 17 gennaio, anche in questo caso mentre usciva dal tempio ebraico. Entrambi hanno riferito di esser stati seguiti e aggrediti da gruppi di sconosciuti che si erano coperti il volto con delle sciarpe. Attacchi rivolti alla comunità ebraica sono stati riferiti anche in altre parti dell’Ucraina nell’ambito delle manifestazioni dei gruppi xenofobi e di estrema destra che partecipano sempre più attivamente alla protesta contro il governo di Kiev (nella foto, slogan antisemiti su un muro della capitale del paese).
Ieri si celebrava il Giorno della Memoria, e pensavamo di trovare questa notizia su tutti i quotidiani, in evidenza. E invece no. Nelle redazioni di qualche giornale qualcuno avrà perso la memoria a breve termine…
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