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Bangladesh. Morire di frutta alla formalina

“Il controllo dell’uso di formalina è diventata una grande sfida per il governo. E’ arrivato ormai il tempo per fermare e punire i commercianti che usano la formalina sulla frutta e su altri prodotti alimentari con l’intento di estendere la loro durata : queste sono azioni che si possono paragonare a tentati omicidi di massa “, ha dichiarato il capo della polizia, Benazir Ahmed, in una conferenza stampa tenuta ieri nella  capitale, Dhaka.

Di fronte alla grave diffusione dell’uso di sostanze tossiche, come la formalina, una sostanza chimica illegale che viene usata come conservante o disinfettante e che viene ormai spruzzata regolarmente su tutta la frutta e il pesce, la polizia metropolitana di Dhaka ha annunciato il lancio di un’unità anti-formalina massiccia e l’istituzione di posti di controllo su tutti gli otto ingressi alla capitale, iniziando da domani, 11 giugno.

“ Armati di kit di rilevazione di formalina, i nostri ufficiali e magistrati potranno controllare ogni camion che trasporta frutta alla capitale. Chiunque venga trovato con frutta trattata alla formalina potrà essere incarcerato per un massimo di due anni o multato fino a 200.000 Taka (2.000 Euro), ha detto Benazir.

Il capo della polizia, equiparando la situazione a un tentativo di lenta uccisione di massa con sostanze velenose, ha consigliato i sedici milioni di residenti nella metropoli a “non lasciarsi coinvolgere nell’acquisto di prodotti contaminati”.

La presa di posizione del capo di polizia fa eco a quello dei gruppi civici e dei medici che hanno detto che il Bangladesh è sull’orlo di una massiccia crisi sanitaria che si riflette in un numero crescente di pazienti con malattie renali e tumorali, a causa di prodotti alimentari trattati con prodotti chimici tossici, che giocano un ruolo chiave.

L’allarme che ha fatto scattare l’operazione della polizia è il risultato di due anni di ricerca, fatta da un laboratorio governativo di salute, che ha trovato un livello senza precedenti di adulterazione di molti prodotti alimentari.  L’Istituto di Sanità Pubblica (Iph) ha condotto test su 10.289 campioni di 50 elementi e, secondo i dati forniti dal quotidiano Daily Star, ha scoperto che ben 47 erano stati adulterati.

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