Menu

Rifugiata accusa: “le truppe ucraine hanno crocifisso un bambino”

La prima vittima della guerra, si sa, è la verità. E così nel tentativo di raccontare un conflitto, tanto più atroce e feroce come quello tra abitanti di uno stesso paese, ci si imbatte in numerose informazioni che vanno prese con le molle. Che non vanno censurate o escluse a priori, ma controllate, incrociate con altre fonti e riportate poi con il beneficio del dubbio. Quella che riportiamo qui è una delle più assurde, di quelle che annichiliscono anche i più cinici. Non abbiamo elementi per verificarne l’attendibilità, la riportiamo così come viene diffusa dall’agenzia di stampa TmNews:

“Il Primo Canale tv russo ha accusato le truppe ucraine di aver crocefisso un bambino di tre anni davanti agli occhi della madre, all’ingresso delle forze governative a Slaviansk, roccaforte dei separatisti. Lo ha raccontato al canale una donna rifugiata in Russia Galina , “madre di quattro figli, nata in Ucraina occidentale”.

Pyshnyak, in particolare, al giornalista televisivo ha riferito che nella piazza centrale della città, dopo l’ingresso delle truppe “sono state radunate tutte le donne, perché gli uomini sono tutti a combattere. E poi ragazze, anziani… Hanno preso un bambino di tre anni, con i pantaloncini, una T-shirt, e lo hanno inchiodato come Gesù su una tavola di legno. Uno lo inchiodava, due lo tenevano. E tutto davanti agli occhi della madre. La mamma la trattenevano mentre guardava sanguinare il suo bambino”. Il bambino sarebbe morto.

Il racconto raccapricciante è stato contestato in rete e sulle reti sociali. In particolare il fotografo di “Novaya Gazeta” Evgenij Feldman, che si trova a Slovyansk, scrive su Twitter rispondendo al leader dell’opposizione russa Aleksey Navalny, che non può confermare l’esecuzione di residenti locali. Tuttavia, sottolinea, che anche se nel racconto della donna ci sono particolari confusi sui luoghi, esiste una via Lenin, e un monumento dedicato a Lenin, come raccontato dalla donna”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *