Sul Gazzettino di venerdì 11 luglio 2014 è apparso un articolo in cui viene riportato che il Comune di San Stino “invita i cittadini e associazioni a formare una squadra di volontari per i lavori di pubblica utilità: manutenzione del verde , riparazione di guasti negli edifici scolastici e pubblici, sorveglianza e cura dei giardini“.
In cambio di questa attività a cui è stato dato il nome suggestivo di “mi prendo cura del mio paese” l’amministrazione comunale offre una copertura assicurativa ma solo questo perché (come viene precisato nell’articolo) il lavoro non verrà retribuito.
Sorge spontanea una domanda: dove sono finiti i soldi della TASI pagata dai cittadini di San Stino?
Nello stesso sito internet del Comune di San Stino è ben precisato che “Il tributo per i servizi indivisibili (TASI) è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013). La TASI è destinata a finanziare i costi dei servizi indivisibili forniti dal Comune quali, ad esempio, manutenzione strade, illuminazione pubblica, protezione civile, manutenzione del verde pubblico.”
Quindi la TASI doveva servire a finanziare esattamente gli stessi lavori che ora la Giunta Comunale di San Stino chiede ai cittadini di svolgere gratuitamente.
Questo mentre la stessa Giunta spende i soldi del bilancio comunale alla “riqualificazione urbana” della riviera Silvio Trentin e prevede la realizzazione della Casa delle associazioni che avrà un costo inferiore al mezzo milione di euro.
E’ l’ennesima dimostrazione di come la lista civica Livenza che guida la giunta comunale con l’appoggio di PD, SEL, UDC e PRC non abbia le idee chiare e non sia
in grado di garantire una gestione seria delle risorse del paese.
Il soldi della Tasi devono essere utilizzati per gli scopi istituzionali previsti, magari tagliando il contributo alla protezione civile, il cui lavoro può essere svolto egregiamente dai Vigili del Fuoco.
I lavori di pubblica utilità devono essere pagati, magari offrendo una possibilità di lavoro a chi lo ha perso a causa della crisi economica.
Ross@ e il collettivo comunista del veneto orientale invitano i cittadini di San Stino ad associarsi, ma non certo per risolvere i problemi di bilancio di questa giunta comunale, quanto invece al contrario per garantire attraverso azioni di vigilanza democratica che i soldi della TASI vengano utilizzati per il loro scopo e per creare lavoro per chi ne ha bisogno.
Ross@ veneto orientale – Collettivo Comunista Veneto Orientale
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