È salito ad oltre 100 il numero dei manifestanti arrestati negli Stati Uniti nel corso dello sciopero nazionale dei lavoratori dei fast food. Sciopero indetto per chiedere l’aumento del salario minimo a 15 dollari l’ora (quasi 12 euro).
Alla ventina di persone fermate a New York per aver bloccato Times Square, si aggiungono almeno 42 arresti a Detroit e 23 a Chicago, vicino alla quale si trova il quartiere generale di McDonald’s. Si registrano una decina di fermi anche a Las Vegas e manifestanti finiti in manette a Los Angeles, Indianapolis, San Diego e Little Rock.
Gli arresti sono stati per lo più compiuti per interruzione della circolazione stradale, un “reato” che la dice lunga sugli spazi democratici negli Stati Uniti.
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