Una ferrovia lunga 900 km tra Bamako (Mali) a Conakry (Guinea) sarà costruita con i finanziamenti messi a disposizione dalla Cina. La realizzazione di questo progetto infrastrutturale cruciale, che costerà circa otto miliardi di dollari, è stata promessa dalle autorità di Pechino al presidente del Mali Ibrahim Boubacar Keita durante la sua ultima visita a Pechino in occasione del Forum economico estivo di Tianjin.
Tra le altre garanzie portate a casa da Keita – che con la Cina ha firmato ben 34 accordi per un valore complessivo di 51 milioni di dollari (tra doni e prestiti a tasso zero) – la ristrutturazione attesa da anni della ferrovia tra Bamako e Dakar ma anche la costruzione di un quarto ponte sul fiume Niger a Bamako.
Il governo cinese ha confermato il suo “rinnovato impegno a rafforzare la cooperazione economica con i paesi africani, ad accrescere il volume del commercio per promuovere uno sviluppo comune”. Con Bamako, in particolare, gli accordi siglati riguardano il settore agricolo, delle miniere e delle infrastrutture.
L’ex colonia francese, teatro di una crisi politico-militare di 18 mesi nelle regioni settentrionali del’Azawad, conclusa un anno fa, sta cercando negli ultimi mesi di rilanciare la sua economia cercando nuovi partner internazionali visto che la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale hanno sospeso una parte significativa della cooperazione col Mali poiché in disaccordo col governo di Bamako sull’utilizzo delle risorse sbloccate dai donatori.
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