Un’automobile con a bordo due bombole di gas è stata lanciata questa mattina contro la sede centrale del Partido Popular, il partito di destra del premier spagnolo Mariano Rajoy, in calle Genova, a Madrid, provocando danni ma nessun ferito.
Il proprietario della vettura è stato arrestato e identificato dalla polizia come Daniel Perez Berlanga, 37 anni, originario di Bronchaeles, che ha affermato di essere un imprenditore caduto in rovina e ha accusato il partito di centrodestra al governo di essere responsabile dei suoi guai.
L’attacco contro la sede del Partido Popular è avvenuta alle 7 del mattino. Daniel Perez Berlanga soffrirebbe di problemi psichici secondo fonti della polizia citate dalla radio nazionale ma la notizia non è stata confermata. Al momento dell’arresto, l’uomo avrebbe dichiarato di “aver perduto tutto” e di “essere rovinato” a causa del PP. Il ministero degli interni ha attivato il protocollo di sicurezza ‘Circular 50’, dispositivo antiterrorismo adottato in caso di attentati con ordigni, per cui l’intero quartiere è stato isolato con un cordone di polizia e sono state interrotte le linee della metropolitana e dei trasporti pubblici che transitano nella zona.
Gli agenti hanno recuperato a bordo della Citroen dell’uomo alcuni sacchi con una sostanza infiammabile, ma non esplosivi.
L’arrestato, secondo fonti investigative, avrebbe perso la testa dopo essere stato escluso da un concorso per “ispettore micologico”, per controllare la raccolta di funghi, indetto dal comune di Bronchales: un borgo di 461 abitanti sulla Sierra di Albarracin, in provincia di Teruel (Aragona).
Il premier Mariano Rajoy, ha di recente ammesso che la crisi economica in Spagna, affrontata con durissime misure di austerità e massicci tagli negli ultimi tre anni, “è storia del passato, ma non le sue conseguenze”. Uno spagnolo su quattro è disoccupato, secondo le ultime stime ufficiali. E a volte la rabbia esce dai canali consentiti e consueti…
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