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Turchia: spari contro sede Akp, un morto

Ancora sangue sulla campagna elettorale che porterà al voto legislativo del 7 giugno prossimo, e che il presidente islamista Recep Tayyip Erdogan vuole assolutamente vincere per cambiare la costituzione e imporre un cambiamento della Costituzione in senso presidenzialista. 
Ieri un ufficio elettorale del suo partito Akp – Giustizia e Sviluppo – è stato attaccato a colpi di arma di fuoco nella città di Batman, nell’Anatolia sud-orientale (Kurdistan). Nell’attacco è stato ucciso un dirigente della formazione, Abit Nasiroglu, figlio di un ex-deputato del partito al potere, Nezir Nasiroglu. L’uomo armato è arrivato a mezzogiorno ed ha sparato quattro o cinque volte contro gli uffici e i suoi occupanti prima di tentare la fuga ma è stato fermato dalla polizia.
È la quarta volta dall’inizio del mese che uffici di diversi partiti vengono presi d’assalto nelle ultime settimane, anche se finora non si erano registrate vittime. A Istanbul negli ultimi giorni uomini armati hanno attaccato già una sede dell’Akp e altri un ufficio elettorale del partito nazionalista di opposizione Mhp. Ad Ankara è stato preso di mira invece il partito di opposizione di sinistra Hdp (che riunisce curdi e sinistra turca).
Ma nel caso dell’assalto di ieri non sono chiare le motivazioni e anche se la pista politica non è stata esclusa del tutto dagli inquirenti la Polizia privilegia una motivazione legata adun regolamento di conti per questioni finanziarie. Anche secondo Diyaeddin Ucar, capo del partito nella provincia di Batman, non si sarebbe trattato di un attacco motivato da ragioni politiche, ma da una disputa per denaro.

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