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L’Iraq non si fida più degli Usa e collabora con la Russia

Il comando delle forze armate irachene ha dichiarato che sta collaborando con la Russia, l’Iran e L Siria, sia per quanto riguarda l’attività di intelligence che le operazioni militari contro l’Isis. La cosa che colpiscce è che nel comunicato non si cita in alcun modo la collaborazione con gli Stati Uniti.
Il premier iracheno è uno sciita, Haider al Abadi. Quando Abadi si insediò al governo lo scorso anno, sostituendo Al Maliki, anche luii sciita, chiese aerei da guerra da utilizzare contro i miliziani dello Stato Islamico: quelli russi arrivarono subito, mentre gli F-16 americani sono stati centellinati.
In una dichiarazione ufficiale per giustificare il coinvolgimento di Mosca, il comando delle forze armate irachene spiega che la Russia sta intervenendo “perchè è sempre più preoccupata dalla presenza di migliaia di terroristi che dalla Russia si sono uniti a Daesh” (ossia lo Stato islamico in arabo). Per stemperare le preoccupazioni statunitensi sulle dichiarazioni dei generali iracheni, il ministro degli esteri di Baghdad, Ibrahim al-Jaafari,si è affrettato a chiarire da New York, dove partecipa all’Assemblea Generale Onu, che nel suo Paese non sono presenti “consiglieri militari” russi.

Intanto  la Francia ha annunciato di aver condotto i primi attacchi aerei in Siria contro lo postazioni dello Stato Islamico. La notizia, riferite da Le Monde, è stata confermata dalla presidenza francese.

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