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Lavoro: con inattivi e cassintegrati disoccupazione al 18,32%

Con gli inattivi e i cassintegrati esplode la disoccupazione, con il tasso che per il 2010 sale al 18,32%. È l’allarme lanciato dalla Cgil, convinta che alcune rilevazioni diffuse recentemente dall’Istat, e relative alla situazione occupazionale registrata lo scorso anno, «restituiscono una versione più realistica sull’andamento del nostro paese e su come ha pesantemente inciso la crisi, anche in termini di scarsa crescita economica e crollo dei consumi». Eppure, sostiene il sindacato rilanciando le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio, «manca ancora un tassello, ovvero la platea di lavoratori in cassa integrazione».

L’istituto di statistica ha infatti reso nota la cifra di un esercito di scoraggiati pari a 1,5 milioni di italiani che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano attivamente lavoro perchè convinti di non trovarlo. Un numero che andrebbe sommato ai 2,1 milioni di disoccupati ufficiali. Nel complesso, come certifica l’Istat, coloro che si percepiscono in cerca di occupazione sono 4.397.000.

Una platea fatta di disoccupati e scoraggiati che, attraverso una elaborazione dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale, «porta il dato di disoccupazione relativo al 2010, pari all’8,42%, al 16,55%». Inoltre, considerando i cassintegrati a zero ore registrati lo scorso anno, pari a oltre 576 mila persone, secondo l’Osservatorio della Cgil «si determina una percentuale complessiva di disoccupazione e inattività del 18,32%»

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