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Cosenza, la casa si occupa

Nuova occupazione a Cosenza

Dopo l’occupazione di Palazzo Francini nel quartiere della Massa, ben 8 nuclei familiari del comitato Prendocasa, occupano un altro stabile comunale, palazzo Cosentini, anch’esso assegnato all’Unical (come ben altri 6 palazzi nel centro storico) e destinato all’abbandono e alla strumentalizzazione dopo essere stato ristrutturato con fondi pubblici. Assegnazioni che continuano a reggersi sul vecchio disegno, ormai fallito, di portare una facoltà universitaria a Cosenza. Basti pensare alla capacità effettiva di Palazzo Bombini, che potrebbe tranquillamente soddisfare il bisogno di 13-14 famiglie, mentre attualmente ospita solo una decina di ricercatori.
Otto famiglie accomunate dalla medesima condizione di precarietà abitativa, conseguenza diretta della precarietà economica, che vivono in case pericolanti, in emergenza abitativa, con sfratti esecutivi o in pochi metri quadri fatiscenti da dover condividere con altri nuclei familiari. Disoccupati, parcheggiatori abusivi, lavoratori di cooperative, venditori ambulanti. Lavori da 600 euro al mese quando va bene.
I nuclei del comitato Prendocasa non potevano più sottostare a questo come a tanti altri ricatti e alle logiche clientelari messe in atto da politicanti ed enti fantasma (come l’ATERP). A fronte dell’espropriazione dei diritti perpetrata da decenni di politiche clientelari, Prendocasa-Cosenza ha quindi deciso di riappropriarsi degli edifici sfitti.

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