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Arresti di Firenze: la solidarietà della Rete dei comunisti

Solidarietà agli studenti di Firenze

Comunicato della Rete dei Comunisti – Pisa

La mattina del 4 maggio a Firenze ventidue giovani compagni sono stati svegliati nelle loro abitazioni dalla locale DIGOS, perquisite le loro abitazioni, cinque di loro arrestati e sottoposto gli altri a obbligo di firma.

L’imputazione ha dell’incredibile: associazione per delinquere per una serie d’iniziative politiche svoltesi recentemente nel capoluogo regionale contro la riforma Gelmini, il governo Berlusconi e i suoi rappresentanti. La lotta politica di una nuova generazione di militanti ridotta ad atto criminoso, in un paese dove il crimine vero è sistema di governo e di potere.

La campagna di stampa che ha immediatamente seguito l’operazione poliziesca non lascia dubbi sulla volontà di criminalizzazione di un’intera area studentesca, evidentemente giudicata “a rischio” per chi dovrà nel prossimo futuro gestire un tessuto sociale progressivamente devastato dalle conseguenze della crisi economica del modello capitalistico,  che lambisce in pieno anche la Toscana “progressista”.

Si colpiscono gli studenti più combattivi per mettere a tacere una settore evidentemente incompatibile con le logiche della concertazione sociale, della disillusione, della estraneazione, ingredienti essenziali per mantenere una pace sociale sempre più a rischio.

Occorre che gli studenti fiorentini sentano intorno a se tutta la solidarietà delle realtà impegnate nello scontro sociale e politico in atto.

La solidarietà attiva e concreta diviene sempre più elemento essenziale per rafforzare la lotta di tutti coloro i quali si battono contro il capitalismo.

Occorre iniziare a pensare a forme organizzate e coordinate di sostegno per tutti coloro i quali nel prossimo futuro saranno colpiti da simili operazioni poliziesche.

6 maggio 2011

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