Giovedì 12 Maggio, è stata sgomberata in mattinata l’aula 5 occupata dal collettivo autorganizzato dell’Accademia di Belle Arti di Palermo
occupata da Gennaio a seguito dell’occupazione dell’accademia col blocco totale di tutta la didattica durata un mese e dieci giorni.
ANTEFATTI:
• Già qualche settimana fa gli studenti del CAIL erano stati NUOVAMENTE
minacciati di denuncia per occupazione quando si sono rifiutati di
consegnare le chiavi dell’aula 5 all’amministrazione e la risposta di uno
studente era stata: “vedremo chi colleziona più denunce, noi o tutta la
direzione e l’amministrazione per mancata applicazione della normativa 626
in tema di sicurezza”.
• Due giorni fa ci eravamo stupiti che tutti i muri dell’edificio centrale
erano stati ripuliti dalle nostre locandine presenti sempre a grande
quantità in tutto l’edificio ma pensavamo fosse “ordinaria pulizia” visto
che molte locandine erano presenti da mesi. E invece no, era solo l’epilogo
della giornata di oggi.
LO SGOMBERO:
Questa mattina approfittando che il plesso centrale era poco affollato
perchè gran parte degli studenti erano dislocati in diversi plessi
secondari, il direttore Umberto De Paola ha dato ordine di sgombero
dell’aula 5.
Dopo qualche ora uno studente passando dal plesso centrale avvicinandosi
all’aula ha visto docenti e personale ATA fare “pulizia”, ovvero sgomberare
l’aula. Innanzitutto si è informato di cosa stesse succedendo, compreso i
fatti ha chiamato altri ragazzi appartenenti al CAIL che prima possibile
sono andati a verificare l’accaduto.
COSA CI FACEVANO I DOCENTI IN AULA 5:
Nell’aula 5 occupata erano presenti dei materiali “didattici” abbandonati da
ben cinque anni ovvero seghe circolari, tornio e altro ancora che era stato
mal custodito (in abbandono) fino a quando il CAIL ha deciso di occupare lo
scorso Gennaio quell’aula. Da quel momento in poi, dopo una bella ripulita,
abbiamo invitato l’Amministrazione a recuperare quel materiale che poteva
essere destinato per alcuni corsi di laboratorio. Hanno sempre preferito far
finta di nulla e continuare a far marcire attrezzatura pagata con le nostre
tasse universitarie. Oggi finalmente alcuni docenti hanno potuto godere
dello sgombero accaparrandosi la merce che più volte avevamo invitato a
prendersi.
HANNO FATTO MALE I CONTI:
Di certo non sarà lo sgombero dell’aula 5 a deprimerci e fermarci, il CAIL
annuncia immediatamente che riconquisterà gli spazi degli studenti che
giorno dopo giorno vengono a mancare. Da gennaio ad oggi l’aula 5 è stata
una base organizzativa dove si svolgevano assemblee studentesche su problemi
interni all’accademia ma non solo:
assemblee cittadine di ogni genere e tipo, incontri culturali sempre meno
frequenti negli ambienti della “formazione”, disponibile a chi avesse
necessità di un luogo dove lavorare artisticamente ad esempio alcuni
studenti dell’accademia hanno preparato un loro spettacolo teatrale per
l’esterno proprio nell’aula 5, altri studenti ancora chiedevano se potevano
conservare lì i loro dipinti per riprenderli il giorno seguente evitando il
trasporto tra casa e accademia, è stata utilizzata per delle campagne
specifiche come il boicottaggio alla Mondadori in occasione della
presentazione di un libro neo fascista nella libreria proprietà di
Berlusconi, la campagna di appoggio alla guerra popolare in India
attualmente in corso di cui i giornali non parlano mentre lo stato indiano
uccide le popolazioni indiane, e ancora la campagna contro la guerra
imperialista in Libia per organizzare il corteo nazionale del 16 Aprile a
Napoli.
La direzione si è illusa a pensare che bastasse uno sgombero a fermarci.
CI RIPRENDEREMO I NOSTRI SPAZI E LO FAREMO PRESTO!
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