Una manifestazione molto determinata è stata messa in atto oggi dai lavoratori di Elsag e Selex, che in più di 500 sono scesi in piazza per protestare contro un piano industriale che penalizza il personale e le aziende. Via Cornigliano è stata completamente bloccata dai lavoratori in entrambe le direzioni di marcia.
La manifestazione di oggi è un tentativo di far cambiare idea a Finmeccanica su un piano di integrazione che prevede dei tagli all’occupazione. A livello nazionale sono 650 i lavoratori per cui è prevista la cassa integrazione, di cui 190 a Genova. Contrario al piano è Antonio Caminito, segretario regionale Fiom Cgil che propone un piano industriale che rilanci le due società, non che le riduca. Per esempio cominciando a intervenire sulle strutture già esistenti, cominciando a investire su settori che negli anni sono stati abbondanti. “Invece loro contrappongono solo una serie di fantasiose idee, cercando di convincerci che l’integrazione possa sviluppare mercati ipotetici. Noi sulla fantasia non firmiamo nulla”.
“Chiederemo maggiori investimenti per le varie unità di business e soprattutto cercheremo di fare un accordo, visto che ci sarà la cassa integrazione per i prossimi due anni per 650 lavoratori, che preveda un’integrazione di salario e la rotazione per tutti i dipendenti. La fusione ormai non si può evitare perché dal primo di giugno nascerà la nuova società Seleg Elsax, ma noi chiederemo che il piano venga integrato e migliorato” afferma invece Claudio Nicolini, segretario generale Fim Cisl di Genova. L’unico sindacato apertamente favorevole al piano industriale è la Uilm.
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