«Il governo di centrodestra di Silvio Berlusconi sta preparando tagli e misure per assicurare maggiori entrate nei prossimi due anno con l’obiettivo di riequilibrare il deficit entro il 2014». Lo scrive il Financial Times, citando fonti del Tesoro. Le fonti, riferisce il quotidiano, spiegano che «il programma è in linea con le consultazioni avute con l’Unione europea» e smentiscono l’ipotesi che «il provvedimento sia stato portato avanti per calmare l’agitazione dei mercati seguita al taglio del rating da parte di Standard & Poor’s». Secondo le fonti, infatti, «era già programmato. Non c’è un effetto S&P». Le misure, spiegano ancora le fonti, «potrebbero essere pronte per la fine di giugno». Il quotidiano ricorda le stime degli economisti, secondo cui «il governo deve ridurre il deficit fra 35 e 40 miliardi di euro entro il 2014. Un alto dirigente, che ha chiesto l’anonimato, è d’accordo con questa stima. Mentre un altro sostiene che la somma è troppo alta e che i tagli attuali sarebbero considerevolmente più bassi, con maggiori entrate attese da severi provvedimenti contro l’evasione fiscale». I tagli, conclude il Ft, «sarebbero concentrati sulla spesa pubblica, sugli enti para-statali “ridondanti” e sui “costi della politica” in termini di stipendi e sussidi».
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