MANOVRA: RITOCCHI AMPLIFICANO PORTATA DISTRUTTIVA SU STATO SOCIALE, LAVORATORI E CETI POPOLARI
USB, SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO DI DOMANI E’ RISPOSTA NECESSARIA
“Gli ultimi annunciati ritocchi alla manovra, lievitata per il momento a ben 79 miliardi, amplificano la portata distruttiva delle scelte adottate dal Governo, che abbatte lo Stato Sociale accanendosi contro le classi meno abbienti e contro i lavoratori dipendenti, in particolare contro quelli pubblici”, denuncia Giuliano Greggi, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego.
“Questo Governo – prosegue il dirigente USB – che si guarda bene dal mettere in atto un singolo provvedimento per arginare l’enorme evasione ed elusione fiscale del nostro Paese, è invece veloce come una folgore quando si tratta di applicare i Ticket sanitari, in vigore già dalla prossima settimana. Non si parla ancora di nessuna marcia indietro sul contributo unificato applicato alle cause di lavoro e previdenziali, un iniquo balzello che in alcuni casi potrà arrivare alla cifra di 733 Euro più 8 di marca da bollo. L’aumento dell’età pensionabile viene anticipato al 2013, ed i dipendenti pubblici – sottolinea Greggi – che hanno visto reddito e pensione già falcidiati dalle precedenti manovre, quantificabili in 100 mila Lire medi mensili per il mancato adeguamento salariale del ’91-’93 e di 250 Euro mensili per la legge 122/2010, adesso con il blocco dei contratti vedranno un aumento solo nel 2018. Nel frattempo avranno perso qualcosa come altri 180 Euro medi mensili subendo una forte perdita sulle rendite pensionistiche quantificabile, a regime, in circa 315 euro medi lordi mensili”.
“A questa devastazione è necessario dare una prima urgente risposta – conclude Greggi – per questo USB P.I. ribadisce con forza la scelta dello sciopero generale del Pubblico Impiego proclamato per domani e chiama tutti i lavoratori pubblici a far sentire la loro forte protesta nelle tante iniziative organizzate nelle piazze di tutte le regioni”.
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