Nei primi sei mesi del 2011 Deutsche Bank ha ridotto dell’88 per cento la propria esposizione sui titoli di Stato italiani. Lo sottolinea il ‘Financial Times’ in una analisi dei conti trimestrali dell’istituto tedesco: in dettaglio Deutsche Bank ha ridotto il proprio portafoglio di titoli dagli 8 miliardi detenuti alla fine del 2010 a 997 milioni di euro.
In totale l’esposizione verso il Portogallo, Italia, Irlanda, Spagna e Grecia è scesa del 70 per cento nei primi sei mesi ed oggi l’istituo ha in ‘pancià titoli per soli 3,7 miliardi. Al quotidiano britannico, tuttavia Deutsche Bank ribadisce di essere «pienamente impegnata sul mercato italiano».
Naturalmente, come sanno i frequentatori di cose di borsa, un simile massiccio afflusso di vendite si traduce immediatamente in calo dei prezzi dei bond in questione, e quindi del “rendimento” che questi devono garantire per rifinanziare il debito nazionale. Insomma, la Germania – anche se Deutsche Bank è formalmente un istituto privato – sta dando una mano per mettere in crisi i titoli di debito pubblico italiano. Fra l’altro contribuendo a tener basso il rendimento dei Bund tedeschi…
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