LETTERA UE: USB, UNA RESA TOTALE A BANCHE E FINANZA EUROPEA È NECESSARIO UN NUOVO SCIOPERO GENERALE
La famosa lettera d’agosto della BCE è stata recepita nel programma presentato alla UE dal Governo italiano, i cui contenuti, secondo l’Unione Sindacale di Base, rappresentano una chiara e incontrovertibile resa incondizionata agli ordini dell’Europa che conta, quella che regala 106 miliardi alle banche per ripagarle delle perdite causate dalle speculazioni finanziarie. Berlusconi conferma così tutte le pesanti misure già previste dalle due manovre di Luglio e di Agosto, accelera i tempi della loro realizzazione, ne peggiora i contenuti e non parla di evasione fiscale, patrimoniale e lotta al lavoro nero le uniche misure che avrebbero un qualche senso in termini economici e di equità sociale.
Insieme alla conferma, alla calendarizzazione ed al peggioramento sostanziale in materia di pensioni, di liberalizzazioni e di vendita del patrimonio pubblico per 15 miliardi in 3 anni, c’è all’ennesimo attacco sui licenziamenti e sui lavoratori del pubblico impiego. Quindi completa mano libera di licenziare per le aziende, che vuol dire peggioramento della legge 223 su mobilità e licenziamenti collettivi, dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e dello stesso famigerato articolo 8 della manovra di agosto. Per il Pubblico Impiego, oltre alla conferma del blocco del turnover, si prevede la mobilità obbligatoria del personale attraverso meccanismi cogenti e sanzionatori, la Cassa Integrazione Guadagni e la cancellazione delle “piante organiche”/ /che, in pratica, significa licenziamenti.
Assurde le dichiarazioni di Cgil, Cisl e Uil che parlano ora di attacco al lavoro e alle pensioni, dopo aver firmato il pessimo accordo del 28 giugno che ha aperto la strada all’art. 8 della manovra del governo, al superamento del contratto nazionale e alla possibilità di derogare praticamente tutto. Il 7 novembre USB chiamerà a scioperare il personale del trasporto pubblico locale, contro le privatizzazioni e per l’occupazione; l’8 novembre saranno i dipendenti pubblici ad attuare azioni di protesta in tutto il paese. Inoltre, nelle prossime ore, USB valuterà al suo interno ed insieme ad altre forze sindacali la possibilità e la tempistica di altre forme di mobilitazione, compresa l’indizione di un nuovo sciopero generale.
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