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Firenze. Sciopero dell’Ataf: “no alla privatizzazione”

Ancora uno sciopero degli autisti dei mezzi pubblici fiorentini. Oggi i lavoratori dell’Ataf stanno scioperando contro la decisione da parte della Giunta di Matteo Renzi (centrosinistra) di dividere e privatizzare l’azienda di trasporto pubblico fiorentina. Tranne due fasce di garanzia – dalle 6:00 alle 9:15 e dalle 11:45 e dalla 15.15 – i mezzi pubblici rimarranno fermi per tutta la giornata e nel pomeriggio i lavoratori scenderanno in piazza con un corteo, definito ‘allegorico’, che partirà dalla stazione di Santa Maria Novella alle 16 per sfilare lungo le vie del centro storico e raggiungere Palazzo Vecchio dove si tiene il Consiglio comunale. «Il nostro sciopero e il corteo – ha spiegato Alessandro Nannini, delegato dei Cobas e della Rsu Ataf – vogliono essere anche un appello ai consiglieri comunali, affinché ricordino quello che è stato deciso da milioni di italiani con il referendum di giugno, ovvero che i servizi pubblici essenziali non possono essere venduti o privatizzati»

La delibera di indirizzo che avvia il processo di privatizzazione di un ramo d’azienda di Ataf approvata dalla Giunta di Firenze è “l’ennesimo atto di arroganza e megalomania del nostro sindaco» denuncia Nannini che poi aggiunge. «Renzi non può prendere una decisione da solo e non mi sembra che tutti gli altri sindaci siano d’accordo». Americo Leoni della Rsu dell’azienda di trasporto fiorentina ha spiegato che «affinché una decisione passi deve essere condivisa almeno dal 91% dei soci di Ataf. Il Comune di Firenze ha solo l’84% e deve trovare altri due o tre sindaci che lo sostengono». Secondo il sindacalista «per recuperare 35-40 milioni di euro in meno per Tpl toscano, causati dai tagli statali, basterebbe creare un’unica azienda regionale eliminando le attuali 37, che hanno altrettanti presidenti, Cda e uffici». Leoni ha inoltre ricordato che per quanto riguarda Ataf «con i tagli al trasporto pubblico locale l’azienda ha perso quest’anno 150 lavoratori e a gennaio ci sarà un ulteriore perdita del 5% pari ad altri 70-80 dipendenti. Vorrei capire qual è il nostro futuro, e come si fa a offrire un servizio migliore con 230 dipendenti in meno. Inoltre Ataf al momento non partecipa alle gare, perdendo così il 40% dei rimborsi regionali, e finirà per diventare un’azienda sempre più piccola». Il sospetto che il depotenziamento del trasporto pubblico fiorentino punti alla privatizzazione totale è quindi più che fondato.

Da parte sua Filippo Bonaccorsi, presidente di Ataf, si lamenta del fatto che i sindacati del trasporto pubblico stiano prendendo di mira esclusivamente l’amministrazione comunale e l’azienda, e non il governo Berlusconi responsabile dei draconiani tagli al trasporto locale che obbligherebbero le aziende a ridurre i servizi e a privatizzare.

 

Sciopero ATAF contro la privatizzazione: una battaglia comune di lavoratori e cittadini

Il Comitato contro la privatizzazione di ATAF- trasporto pubblico bene comune condivide la lotta dell’RSU dei lavoratori Ataf e sostiene le ragioni dello sciopero di 24 ore di lunedì 5 dicembre (il sesto sciopero in un anno).

Il Comitato aderisce all’appello dell’RSU e partecipa al corteo allegorico indetto per le ore 16 con partenza dalla Stazione zona ex pensilina e arrivo a Palazzo Vecchio.
Siamo giunti ad una fase cruciale della vicenda Ataf , la Giunta del Comune di Firenze (proprietario della maggioranza delle quote azionarie) ha deciso con una recente delibera di porre inizio alla procedura che porterà allo scorporo di Ataf e alla vendita della parte che riguarda il trasporto pubblico locale. In attesa della discussione che avverrà nei prossimi giorni in Consiglio comunale, diventa decisiva la pronuncia dell’assemblea dei soci proprietari di Ataf. Cioè degli altri 8 Sindaci dei Comuni interessati dal servizio di Ataf.
Il duo Renzi-Bonaccorsi non può decidere il futuro dell’azienda di trasporto pubblico dell’area fiorentina senza il consenso dei sindaci dei comuni limitrofi.
Quella di Renzi e della Giunta del Comune di Firenze è quindi un’evidente forzatura, un atto illegittimo di prevaricazione nei confronti dei propri cittadini e di quelli degli altri comuni interessati al servizio di Ataf.
E’ per questo che sosteniamo la lotta dell’RSU, diciamo no alla prepotenza di Renzi e no alla divisione tra lavoratori e cittadini utenti del trasporto pubblico di Ataf.
 
Invitiamo tutte e tutti alle ore 16:00 in piazza stazione per portare avanti la battaglia per il trasporto pubblico come bene comune.

Comitato contro la privatizzazione dell’Ataf – Trasporto pubblico bene comune

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