Gli ex lavoratori dei treni notturni che da tre giorni e tre notti protestano alla Stazione Centrale di Milano (tre di loro sono saliti su una torre-faro alta 50 metri) contro il licenziamento causato dal taglio da parte delle Fs dei collegamenti notturni, questa mattina hanno dato vita a un corteo all’interno della stazione. Il corteo è stato aperto dai figli dei dipendenti, da oggi senza lavoro, che reggevano in mano uno striscione con scritto in calligrafia infantile ‘L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro’. Al corteo della cinquantina di dipendenti si sono aggiunti una trentina di colleghi provenienti da Torino con le loro famiglie. Così quella di oggi, nonostante sia la prima giornata ufficiale senza lavoro, per i lavoratori in lotta si è trasformata in una domenica in famiglia, con mogli e figli che li hanno raggiunti al binario 21, all’esterno della tettoia che copre i convogli della stazione, anche per festeggiare il quarto compleanno della bimba di Giuseppe, uno dei tre ex dipendenti sulla torre. Intanto, i lavoratori notturni incassano la solidarietà dei colleghi macchinisti, che suonano la sirena quando passano vicino a loro con i convogli.
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