Medici e operatori sanitari della Valle di Susa hanno stilato un documento nel quale dichiarano che se il progetto dell’alta velocità in valle verrà avviato nel territorio vi sarà un aumento del 10% delle malattie delle vie respiratorie soprattutto per anziani e bambini. Lo afferma un comunicato diffuso da un “Gruppo di famiglie No Tav” che scrive: “Le nostre scuole di montagna chiudono, per andare al Pronto Soccorso dobbiamo fare chilometri con il rischio di non arrivare in tempo, si riducono i treni pendolari per andare al lavoro e a scuola. Ci dicono che tutto ciò serve a risparmiare per poi comunicarci che 20 miliardi di euro verranno sperperati in un’opera faraonica (la ferrovia ad alta velocità Torino-Lione – ndr) e dalla dubbia utilità. Come famiglie non possiamo rinunciare a proteggere i nostri figli e il loro futuro. Noi manifestiamo con i bambini e per i bambini, è nostro diritto e dovere al contempo, per difendere il loro futuro e insegnare loro i valori dell’impegno civile e sociale. Nella nostra collettività ci conosciamo tutti e ogni adulto si sente responsabile per i propri e altrui figli, dunque siamo orgogliosi di portare i bambini a costruire un mondo fatto di solidarietà e rispetto per le cose e le persone”.
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