Blitz dei lavoratori della società Argol, per i quali da domani scatta il licenziamento, dinnanzi all’atrio della palazzina Alitalia all’interno dell’aeroporto di Fiumicino. Reduci dalla «delusione e rabbia» dell’incontro di ieri alla Regione Lazio, una trentina di loro si sono presentati alla palazzina Rpu ed hanno lanciato sui vetri e sull’ingresso frattaglie di animali e secchi di sangue. Hanno inoltre invocato i nomi dei vertici Alitalia scandendo a più riprese «Vergogna, vergogna». «Sangue e frattaglie contro la Cai – ha detto Fabio Frati, della Cub-Trasporti – alla macelleria sociale condotta nei confronti dei 76 lavoratori rispondiamo oggi riportando al legittimo proprietario gli scarti con cui sta cospargendo il settore aeroportuale». «Alitalia ieri non si è presentata alla Regione – ha detto a sua volta Antonio Amoroso, sempre della Cub – la proposta della Regione di aprire un tavolo sulle regole non ci soddisfa: intanto però i lavoratori stanno a casa con l’offerta della cassa integrazione per un anno ma con il rischio che il governo non la finanzi». Pochi minuti dopo il blitz sono arrivate le forze di polizia. Nel frattempo, la security della palazzina ha impedito ai lavoratori di entrare all’interno dell’atrio.
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