Hanno inasprito la protesta, minacciando di lanciarsi nel vuoto, sei dei 27 lavoratori interinali dell’Ilva che da oltre un anno non sono impiegati dall’azienda e che da tre giorni occupano il cavalcavia che sovrasta la statale per Bari, davanti alla sede della direzione dello stabilimento. Uno di loro ieri si è procurato una lussazione a una spalla dopo essersi sporto dalla ringhiera di protezione ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale da un’ambulanza del 118. I lavoratori lamentano il mancato rispetto dell’accordo tra l’azienda e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, risalente a più di un anno fa, secondo il quale l’Ilva avrebbe dovuto assorbire i precari che avevano già prestato lavoro per almeno 24 mesi nello stabilimento. Gli stessi lavoratori somministrati, nel novembre del 2010, rimasero sei giorni e sei notti sul cavalcavia e qualcuno mise in atto lo sciopero della fame
Sempre ieri altri due lavoratori interinali dell’Ilva sono stati portati in ospedale con ambulanze per sindrome da assideramento, dopo aver protestato per due notti e tre giorni sul cavalcavia che affaccia sulla statale 100. I precari avevano minacciato di lanciarsi nel vuoto dopo aver appreso dai segretari provinciali di Fim e Uilm che non c’erano ancora novità in merito a una riassunzione da parte dell’azienda.
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