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Sgombero di polizia all’ex Alfa di Arese

La repressione poliziesca non ferma la lotta dei lavoratori all’Alfa di Arese.

Slai cobas: “siamo determinati a resistereâ€!

RIPRENDE IL PRESIDIO OPERAIO ALLE PORTINERIE DELL’EX ALFA ROMEO DI ARESE DOPO LO SGOMBERO DI QUESTA MATTINA INTANTO CRESCE LA SOLIDARIETA’ E LA MOBILITAZIONE IN PREPARAZIONE DELL’ ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE CHE SI TERRA’, PROPRIO ALL’ ALFA ROMEO DI ARESE, IL PROSSIMO 20 APRILE

Non è un caso che oggi la repressione si abbatte contro le lotte, in corso da anni, dei lavoratori Innova Service che più volte, in questi anni, hanno dimostrato la capacità di difendere ed affermare gli interessi e i diritti dei lavoratori dell’ex Alfa Romeo (all’epoca regalata da Prodi agli Agnelli) e quella di smascherare, nelle vicenda relativa alla svendita dell’Alfa Romeo alla Fiat ed ai relativi licenziamenti gli intrecci traversali e a tutto campo tra economia e politica, tra imprenditori, centrali cooperative, partiti di potere, sindacati confederali, mafia e servizi segreti mentre, proprio in questi giorni, si sta varando la controriforma del mercato del lavoro e la liberalizzazione dei licenziamenti di Monti/Marchionne che rappresentano le due facce della stessa medaglia antioperaia e padronale.

Non è nemmeno un caso che la brutale repressione poliziesca sia stata messa in campo stamattina contro il presidio operaio anche in prossimità dell’assemblea operaia nazionale del prossimo 20 aprile che è stata indetta dallo Slai cobas proprio all’ex Alfa di Arese perché “la storia dell’Alfa di Arese anticipa quanto prospettato dalla Fiat di Monti e Marchionne per Pomigliano, Mirafiori, le fabbriche Fiat e l’insieme del lavoro dipendente sia privato che pubblicoâ€.

Solidarietà – e partecipazione – alla lotta dei lavoratori Alfa Romeo e contro la repressione poliziesca è interesse “di tutti†perché se Monti e Marchionne sono le due facce della stessa medaglia padronale, la tenuta operaia all’Alfa di Arese, Pomigliano e nelle fabbriche Fiat non solo rafforza la resistenza dell’intero movimento di lotta ma sarà determinante – e contribuirà comunque – alla configurazione di una possibile e necessaria prospettiva di cambiamento <reale e di classe> dei rapporti di forza, sindacali e politici, in fabbrica e nella società.

SLAI COBAS – COORDINAMENTO NAZIONALE – 12/4/2012 – WWW.SLAICOBAS.IT

20120413_Sgombero ad alta tensione_IlGiorno.pdf1.24 MB

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