Arresti in diverse città italiane. La prima impressione è che si tratti della solita bufala contro una presunta minaccia “Jihadista”. In carcere un operaio marchigiano e un insegnante sardo.
Fra gli indagati nell’operazione antiterrorismo effettuata questa mattina dalla Digos in varie città anche un docente di Lettere residente a Cagliari riteniuto attivo assieme ad altri militanti – secondo gli inquirenti – nella traduzione e diffusione sulla rete web di testi di ispirazione qaedista e apologetici del terrorismo nonchè nella creazione di blog attorno ai quali si raccoglieva il gruppo di islamici coinvolti nell’operazione di oggi. L’attenzione degli investigatori, coordinati dalla Procura Distrettuale di Cagliari, si è concentrata, in particolare, sui frequentatori italiani del sito islamista Minbar-sos, oscurato nel 2009 e considerato uno dei più importanti siti dell’islam radicale in Europa. Tra gli arrestati c’è anche un operaio ‘italiano convertitosi all’Islam residente a Pesaro. L’operaio è fidanzato con una giovane marocchina. La motivazione dell’arresto è che l’uomo stava per lasciare l’Italia diretto in Marocco, Secondo la Digos l’operaio diffondeva libri e scritti ispirati alla lotta Jihadista: in casa gli sono stati sequestrati un pc e altro materiale informatico
Le indagini della Digos di Cagliari – precisa la Polizia – sono strettamente connesse all’arresto avvenuto il mese scorso a Brescia del marocchino Jarmoune Mohamed, nel cui computer era stato trovato una sorta di sopralluogo virtuale della sinagoga di Milano. L’ operazione “Niriya”, tuttora in corso, mira a individuare una rete di estremisti islamici attivi nella diffusione su Internet di documentazione jihadista.. Perquisizioni sono tuttora in corso a Cagliari, Milano, Palermo, Pesaro, Salerno e Cuneo nei confronti di altri 10 indagati I dettagli dell’indagine saranno forniti nel corso della conferenza stampa alla questura di Cagliari.
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