Il governo punta alla mobilità nel pubblico impiego tra i settori dove c’è eccedenza di personale e quelli nei quali c’è carenza, ma se l’eccesso di personale dovesse permanere si dovranno trovare «strumenti ad hoc per favorire la mobilita o il reimpiego dei lavoratori con passaggio dal pubblico al privato».
Lo ha detto il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo nel corso della trasmissione Prima di Tutto di Radio 1 Rai spiegando che il Governo non pensa ai prepensionamenti per il settore pubblico.
In pratica ha detto: “vogliamo licenziare sul serio gli statali, non prepensionarli”. Quanto alla storiella del “reimpiego nel settore privato”, in piena crisi occupazionale, poteva benissimo risparmiarsela…Ma proprio non ce la fanno a tenersi. Hanno cominciato amenture e hanno visto che i media mainstream gli dicono “bravo, bis!”, e loro continuano…
Sia detto tra parentesi: il “reimpiego nel privato” sarà facile e anche possibile per tutti quegli amministratori (per esempio: segretari comunali, addetti agli acquisti, ecc) che possono garantire “entrature”nelle fatiscenti strutture pubbliche che rimarranno.
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Eva
Ho trovato una lettera del 1998 dove si dichiarava che sarebbe stato giusto licenziare gli statali nullafacenti.Io non capisco come si possa ottenere un lavoro solo previo raccomandazione,pagato dallo stato e essere illicenziabili.E’ come regalare già una pensione.Solo in questo paese,ma come ripeto è un argomento che da anni viene tranquillamente evitato perchè la classe politica ha fatto si che quei raccomandati avessero quei lavori,almeno il 90% degli statali.