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Il governo ai petrolieri: “abbassate i prezzi”

I risultati delle amministrative scuotono anche il governo Monti dal sonno dogmatico del “non intervento” in materia di mercato. E per cercare di recuperare consensi se la prende con un obiettivo così facile che non si capisce come avevano fatto a non pensarci prima: le compagnie petrolifere.

«Il governo si aspetta da oggi stesso una riduzione dei prezzi del carburante di almeno 4-5 centesimi al litro, oltre alla riduzione di 2 centesimi già avvenuta». Lo ha detto Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo economico al termine dell’incontro con la filiera dei carburanti.

Il ministero ha rivolto un fermo invito sia ai distributori che alle compagnie ad allineare il prezzo alla media europea. De Vincenti ha infine ribadito che «il prezzo deve scendere in base al Platt’s», cioè il listino internazionale.

«Stiamo anche lavorando all’ipotesi di sterilizzare gli effetti dell’aumento del prezzo sull’Iva». «Per noi è ingiustificato che in Italia il prezzo della benzina aumenti quando scende su scala internazionale».

Intanto, sui mercati internazionali, petrolio ancora in calo con il greggio wti che perde un altro 0,1% e viene scambiato a 97,80 dollari il barile. In aumento invece il brent a 113,53 dollari. Una settimana fa il wti era intorno ai 104 dollari.

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