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Roma. Sulla privatizzazione dell’Acea emergono contrasti nel Pd

Dichiarazioni contrastanti tra esponenti del Pd c’erano già state alla vigilia e a seguito della manifestazione del 5 maggio contro l’ulteriore privatizzazione dell’Acea (già privatizzata del 49% durante la Giunta Rutelli nel 1997) che la Giunta Alemanno intende privatizzare di un altro 21%. Ma dentro la direzione del Pd romano si va aprendo una discussione piuttosto esplicita. Qui di seguito una dichiarazione resa pubblica dal consigliere regionale del Pd Franco Dalia:

“L’acqua è un bene pubblico e non può essere mercificato. Questo è quanto emerso dalla direzione romana del Partito Democratico. E questa sarà la nostra posizione per evitare che il Sindaco Alemanno proceda sulla strada della privatizzazione. La componente dei Popolari, in particolare, ha dato parere negativo perché convinta che l’acqua sia un diritto universale e inalienabile. Il Sen. D’Ubaldo ha assunto una posizione critica, peraltro non motivata, molto vicina e a quei poteri che vogliono a tutti i costi la privatizzazione di Acea. Mi auguro che D’Ubaldo torni sui suoi passi e si ispiri a quelli che sono i principi fondanti della Dottrina Sociale che, per tanti anni, hanno segnato il suo cammino politico e istituzionale. Avrebbe potuto motivare la sua posizione di dissenso ed entrare nel dibattito, piuttosto che astenersi. Una posizione ondivaga, come quella espressa ieri in direzione, non può che ledere l’immagine di un partito deciso ad impedire che un bene prezioso come l’acqua di Roma venga svenduto”.

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