È un militare brindisino andato in pensione prima del tempo. Problemi psicologici, sussurra qualcuno. È stato un sottufficiale di un reparto d’elite delle forze armate con esperienze all’estero. Forse uno «in guerra col mondo che si sente vittima o anche nemico di tutti», erano state le parole di Dinapoli. L’uomo è prelevato dalla sua abitazione dai poliziotti della Digos. Corrisponde ad una serie di indizi, l’età, la conoscenza dell’elettronica, la corporatura. Più qualche altro particolare che convince gli investigatori. È ascoltato in presenza del suo legale fino alle 7 di mattina. Fornisce un alibi, che però non convince. Le domande incalzano, le risposte arrivano con difficoltà. Nell’abitazione dell’uomo viene sequestrato materiale definito «interessante». Comprese alcune pubblicazioni su come fabbricare ordigni artigianali.
Questo il quadro più dettagliato che sta circolando in queste ore, ripreso dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
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