Denuncia in un comunicato l’USB:
“Il Ministero della Giustizia, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ed il DAP (Dipartimento Amministrazione penitenziaria) hanno siglato, in data 20 giugno 2012, un accordo per dare avvio ad un programma sperimentale di attività, promosse dai Comuni, per coinvolgere i detenuti, con i requisiti di legge, nel lavoro esterno al carcere.
Il programma sperimentale previsto dal protocollo si realizzerà lungo due direttrici principali. Da un lato i Comuni concluderanno accordi specifici (vedi protocollo tipo) con i Provveditorati regionali e gli istituti penitenziari per l’inserimento lavorativo dei detenuti e degli internati. Dall’altro le amministrazioni comunali promuoveranno intese con i locali Tribunali (vedi protocollo tipo) per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità e di altre attività da svolgersi presso la comunità locale.
Inoltre, i Comuni si impegneranno ad individuare specifici progetti integrati per creare occasioni di sviluppo per nuove attività lavorative, così da garantire servizi aggiuntivi in favore dei cittadini in diversi settori: dalla manutenzione del verde pubblico, di particolari porzioni cittadine, e di edifici luoghi di attrazione culturale, a lavori di pubblica utilità, ad attività di protezione civile.
Prevista, infine, l’attivazione di un help desk dedicato ai Comuni, che servirà da ideale asse di collegamento tra il carcere e gli interlocutori esterni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
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