Da questa mattina il sindacato Cobas ha deciso di chiudere i cancelli della fabbrica di viale Giulio Cesare a Firenze e realizzare così una protesta che, nella lunga storia di questa azienda, non ha precedenti.
La decisione è stata presa dagli operai dello stabilimento al termine di una lunga assemblea, convocata d’urgenza dai sindacati di base, per denunciare il tentativo di escludere i Cobas, che rappresentano la maggioranza dei lavoratori della fabbrica, dalla trattativa convocata a Roma domattina presso il ministero dello Sviluppo Economico. «L’assemblea – dichiara Giovanni Nencini, rsu Cobas – ha anche deciso che i comitati di base non parteciperanno neanche al tavolo aperto presso il dicastero del Lavoro, dove eravamo stati convocati, in cui si sarebbe dovuto firmare l’accordo per la Cassa Integrazione».
Secondo Nencini «non è possibile essere riconosciuti da un ministero e non da quello accanto. Questa è una decisione assolutamente politica». Alle 10 di stamattina gli operai della Richard Ginori hanno cominciato ad occupare fabbrica e affermano che l’estrema forma di protesta durerà almeno 48 ore.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa