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Roma. Conclusa l’occupazione del Rettorato alla Sapienza

Si è conclusa ieri sera l’occupazione del Rettorato della Università Sapienza di Roma attuata sin dalla mattina da parte di circa 30 tra lavoratori e studenti, organizzati con l’USB. La protesta ha inteso mettere in evidenza le gravi problematiche che riguardano i lavoratori della National Service, azienda che gestisce in appalto servizi per la Sapienza.
Problematiche che vanno dalla non applicazione dei contratti di riferimento all’uso improprio della cassa integrazione, fino al mancato soccorso di una lavoratrice che si era sentita male alla postazione di lavoro, tutte già da tempo denunciate ai preposti dell’Università senza che alcuna iniziativa fosse stata intrapresa.
Con la loro partecipazione gli studenti di Villa Mirafiori, in solidarietà con i lavoratori, hanno voluto rimarcare il fatto che mentre si taglia il diritto allo studio si spendono milioni in appalti al limite della legalità.
Dopo un lungo braccio di ferro durato l’intera giornata, il Direttore Generale Musto D’Amore ha ricevuto una delegazione formata da lavoratori dell’USB e studenti. 
Al termine dell’incontro l’Università ha assunto precisi impegni,  fra cui la verifica immediata sull’operato della ditta in appalto, a cui seguirà un nuovo confronto con l’USB.
L’Unione Sindacale di Base, i lavoratori e gli studenti vigileranno sugli impegni assunti dalla Sapienza, senza per questo rinunciare ad ulteriori momenti di lotta.

 

 

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