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Salta l’accorpamento delle province? Gioiscono ciociari, pisani e livornesi

Tra le conseguenze – apparenti – delle dimissioni di Mario Monti ce n’è una che non dispiacerà a pisani e livornesi, che proprio non vedevano di buon occhio la convivenza in un’unica provincia, così come i ciociari che si stavano mobilitando contro l’annessione di Frosinone alla provincia di Latina.
Pare infatti che il decreto sul riordino delle Province non sarà convertito in legge. La decisione definitiva è stata presa all’unanimità dai partecipanti ai lavori della Commissione Affari Costituzionali del Senato, presenti i ministri della Pubblica amministrazione e per i Rapporti con il parlamento, Filippo Patroni Griffi e Piero Giarda. Oggi è prevista una riunione dei capigruppo per esaminare possibili vie di uscita, ma secondo i senatori componenti della Commissione Affari Costituzionali, sono poche le possibilità di poter convertire il provvedimento a causa del numero eccessivo dei sub-emendamenti pari in tutto a 140. 
A salvarsi dovrebbero essere anche alcuni lavoratori degli enti locali, che in seguito all’accorpamento non si era capito bene che fine dovessero fare.
Il governo ha ancora alcuni giorni, però, per trovare una scappatoia, e potrebbe inserire la misura nella Finanziaria. “Probabilmente ci sarà qualche intervento del governo ma ora non so rispondere” dice Patroni Griffi.

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1 Commento


  • Marco Pellegrini

    Gioiscono anche i senesi, che sarebbero finiti in provincia di Grosseto, insieme ai maremmani….

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