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Se sfrattano anche Peter Pan malato di tumore…

L’associazione Peter Pan Onlus, che si occupa da oltre vent’anni di accogliere le famiglie dei bambini malati di cancro, ha ricevuto da parte della Regione Lazio lo sfratto dallo storico palazzo di Trastevere entro domenica 10 febbraio 2013.
Un duro colpo per le famiglie dei piccoli ospitate nella struttura, che con soli due giorni di preavviso, si trovano a dover trovare un nuovo posto dove soggiornare considerato che l’associazione presta aiuto soprattutto a coloro che risiedono fuori dalla Capitale, provenienti anche da paesi come Venezuela, Albania, Grecia, Romania, Ucraina, Iraq, Libia e Palestina, e devono rimanere vicini ai loro bambini in cura nel reparto oncologico del Bambino Gesù o del Policlino Umberto I.

Lo sdegno degli operatori di Peter Pan Onlus nasce anche dal committente della lettera di sfratto l’Ipab della Regione Lazio (istituto per l’assistenza dell’infanzia) proprietario dell’immobile di via San Francesco di Sales, sede storica dell’Associazione, la prima delle sue tre strutture.
L’associazione possedeva un contratto d’affitto della durata di dodici anni, a partire dal 2000, di circa sei mila euro al mese ed all’avvicinare della scadenza dell’accordo gli operatori si sono mobilitati per scongiurare un’eventuale chiusura della struttura. Anche se dalla Regione Lazio sono arrivate rassicurazioni, sostenendo che l’importanza dell’operato della Peter Pan Onlus avrebbe impedito la perdita del palazzo di Trastevere. 

A distanza di mesi dall’Irai è arrivata, invece, la proposta di un contratto d’affitto, adeguata alla quotazioni commerciali della zona, per una cifra di 20 mila euro al mese. Una cifra impensabile per un’associazione che si mantiene in piedi solamente con finanziamenti pubblici.
La Regione Lazio, dal canto suo, declina ogni respnsabilità dichiarando: “Non è stato intimato alcuno sfratto dall’amministrazione regionale, non essendo in alcun modo competente sui locali di proprietà dell’Ipab Irai. E’ fuorviante e falso, dunque, affermare che la Regione Lazio abbia avviato qualunque azione penalizzante nei confronti dell’associazione”.

Per la tutela dell’associazione Peter Pan Onlus è sceso in campo anche l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo che ha affermato: «L’operato dell’Associazione ‘Peter Pan’ ONLUS è uno degli esempi più belli con cui la nostra città dimostra che è possibile trasformare la sofferenza in speranza. Oggi la notizia dello sfratto della sede storica dell’Associazione non può lasciarci indifferenti. Vogliamo essere al fianco delle mamme e dei papà che sono già duramente provati dalla malattia dei loro figli. Accogliere i bambini sofferenti e sostenere le loro famiglie – conclude De Palo –  sia quelle romane che quelle che si ritrovano nella nostra città per motivi così drammatici, deve venire prima di ogni altro interesse. Non è pensabile lasciarli per strada senza offrire prima un’alternativa o cercare un accordo. Peter Pan ONLUS è un esempio di cellula staminale adulta della nostra città, perché arriva laddove le Istituzioni non riescono. Facciamo che la sua ‘favola’ continui».
da Abitare a Roma

Riportiamo di seguito il comunicato stampa dell’associazione:

La Regione Lazio sfratta i bambini di Peter Pan onlus e le loro famiglie.

Roma, 6 Febbraio 2013 – La Regione Lazio attraverso il suo ente IRAI ha deciso di sfrattare i bambini oncoematologici di Peter Pan dalla loro casa di Roma dando 10 giorni per “liberare l’edificio”.

Peter Pan ha sempre pagato gli affitti all’ente regionale e non ha mai ricevuto alcun finanziamento da parte di enti pubblici. “La chiusura della casa priverà della nostra assistenza gratuita centinaia di bambini e le loro famiglie”.

Vi invitiamo pertanto alla nostra conferenza stampa che si svolgerà venerdì 8 febbraio alle ore 12 presso la casa di Peter Pan, via S. Francesco di Sales 16, Roma.

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